domenica, aprile 15, 2007

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sabato, aprile 14, 2007

Istanti 2

Nell'usuale pausa studio... glimpses of London. E un po' di malinconia sospesa nella foschia...




venerdì, aprile 13, 2007

In every day, the opportunity to start making the difference.

mercoledì, aprile 11, 2007

Petizione MSF

Riporto di un'iniziativa trovata dal mio ususale "googling" mattutino, sul sito ThirdWorldNetwork (Vedi Links).

Al mondo non tutti posson scendere alla farmacia e comprarsi qualsiasi medicina non appena si sentono male. E non tutte le malattie son semplici influenze. I farmaci generici permettono alla maggior parte della popolazione nel mondon in via di sviluppo di aver accesso a cure a bassa prezzo, non di marca, ma altrettanto efficaci. E questo garantisce loro la sopravvivenza. Negare i farmaci generici nel commercio globale significa negare la sopravvivvenza a milioni di persone. La petizioni in questione e' sottoscritta dall' ONG Medice Senza Frontiere, che sta aiutando il governo Indiano nel contro all'accusa legale rivolta dalla societa' farmaceutica Novartis, per l'attivita' di copia dei brevetti del governo e di produzione di farmaci generici. Sostenere una causa importante con una semplice firma nell'era della comunicazione virtuale non potrebbe essere cosa piu' semplice:

SIGN MSF'S 'DROP THE CASE' PETITION:
http://www.msf.org/petition_india/international.html

Riporto in seguito un'estratto della mia tesi di laurea sull'argomento, che possa fornire qualche spunto di approfondimento dei vari attori in gioco nel mondo della produzione e del commercio di farmaci:

Il mercato farmaceutico differisce per struttura, funzionamento e regolamentazione tra paesi in via di sviluppo e paesi industrializzati, e i recenti tentativi di omogeneizzare a livello internazionale le leggi sulla produzione e il commercio dei farmaci, potrebbero avvantaggiare i paesi in via di sviluppo, poste però determinate tutele che non sono state ancora attuate. E rischiano di disturbare lo stesso sviluppo di questi paesi.
"Il mercato farmaceutico nei paesi industrializzati è un oligopolio di imprese orientate alla massimizzazione del profitto ottenuto dagli investimenti in R&S e innovazione. La concorrenza da un lato e le innovazioni dall’altro, sono tutelate sia da protocolli internazionali, quali il TRIPS, che da leggi a livello nazionale, quali le leggi antitrust o le regolamentazioni di prezzo. Il problema dell’accesso ai farmaci per gli strati più poveri delle società occidentali si risolve nel commercio di farmaci generici.
Per i paesi in via di sviluppo, invece, il problema dell’accesso è più grave, perché la maggior parte della loro popolazione ha un potere d’acquisto tanto basso da non poter coprire nè i costi dei generici, né quelli dei farmaci brevettati concessi loro a prezzi molto inferiori rispetto al resto del mercato, da parte delle case farmaceutiche. Inoltre una ridotta diffusione di conoscenza scientifica ed una scarna base d’investimenti, combinate ad una mancata garanzia di tutela del brevetto da parte dei governi locali, riducono gli incentivi e le opportunità di stabilire industrie nazionali di farmaci.
La struttura di questi mercati quindi, prima dell’implementazione del TRIPS nelle loro legislazioni nazionali, è costituita molto spesso o dal sistema delle importazioni parallele, o da piccole case farmaceutiche, specializzate ciascuna nella riproduzione di un dato farmaco sotto brevetto all’estero. Come evidenziato da Lippert questo potrebbe costituire un fattore di stallo nello sviluppo economico del paese, data una ridotta capacità industriale di esso. Per quegli stati che abbiano riconosciuto il TRIPS, invece, ma che sono comunque aggravati da una situazione di sottosviluppo, o peggio, da stati di emergenza nazionale, quali la diffusione dell’AIDS in Sud Africa, la struttura farmaceutica dovrebbe avvicinarsi di più a quella dei paesi sviluppati, poste però le deroghe di cui all’Art. 27 del TRIPS. Alcuni economisti, quali Rikkert, sostengono che l’osservanza dei diritti di brevetto, congiuntamente ad alcune misure di mercato, quali la discriminazione di prezzo su mercati a diverso potere d’acquisto, potrebbe notevolmente agevolare l’accesso e lo sviluppo dei paesi in via di sviluppo, ferma restando comunque un’onesta collaborazione da parte dei governi locali nel distribuire equamente farmaci e risorse.
Altre parti argomentano invece contro l’implementazione immediata del TRIPS nei paesi in via di sviluppo, in quanto il trattato non tutela la superiorità del principio della tutela della salute e lascia un margine interpretativo troppo grande ai governi di questi paesi, che potrebbe venir sfruttato negando l’accesso agli aiuti degli enti internazionali. Oxfam a questo proposito propone una riforma del TRIPS, che imponga sistemi di equity pricing alle case farmaceutiche e obblighi di un’equa distribuzione delle risorse ai governi esteri, e locali.
MSF invece, a fronte di stragi quali quella della malaria in Africa, propone centri di R&S a finanziamento privato e pubblico, per sviluppare un’industria farmaceutica che risponda alla domanda di farmaci per le “malattie trascurate”, e che promuova concretamente quell’impegno al techonogy transfer solo accennato nel TRIPS.
Nel prendere seriamente in considerazione tali proposte non bisognerebbe però nemmeno perdere di vista quell’immediata ma ignorata terza via, della beneficenza, che rimane sempre il miglior rimedio temporaneo in casi di emergenza nazionale o per i farmaci essenziali, come proposto ed elaborato razionalmente da Scherer e Watal."

lunedì, aprile 09, 2007

Zero Arbitrio


copyright: Evgeniy Shaman